CONTABILITÀ DI MAGAZZINO – LIMITI E ADEMPIMENTI

La tenuta della contabilità di magazzino è obbligatoria per tutti i soggetti che per due esercizi consecutivi superano i limiti di: 5,164 milioni di euro per i ricavi e 1,1 milioni di euro per le rimanenze finali.
L’obbligo decorre dal secondo anno successivo alle condizioni indicate e cessa dal primo periodo di imposta successivo al momento in cui per due anni consecutivi l’ammontare dei ricavi e il valore delle rimanenze finali risultano inferiori.

COME FUNZIONA

All’interno delle scritture devono essere registrate le quantità entrate e uscite in merito a:
  • merci, semilavorati, prodotti finiti, nonché delle materie prime e degli altri beni destinati ad essere in essi fisicamente incorporati;
  • imballaggi utilizzati per il confezionamento dei singoli prodotti;
  • materie prime tipicamente consumate nella fase produttiva dei servizi, nonché delle materie prime e degli altri beni incorporati durante la lavorazione.
Le rilevazioni dei beni, singoli o raggruppati per categorie di inventario, possono essere effettuate anche in modalità riepilogativa con periodicità non superiore al mese.
Alla fine del periodo d’imposta è possibile annotare nelle scritture i cali e le altre variazioni di quantità che determinano scostamenti tra le giacenze fisiche effettive e quelle desumibili dalle scritture di carico e scarico.

COSA SI PUÒ ESCLUDERE

Possono essere esclusi dalle scritture ausiliarie di magazzino tutti i movimenti che riguardano i singoli beni o le categorie inventariali il cui costo complessivo nel periodo di imposta precedente non eccede il venti per cento di quello sostenuto nello stesso periodo per tutti i beni sopraindicati.
I beni o le categorie inventariali che possono essere esclusi devono essere scelti tra quelli di trascurabile rilevanza percentuale.