L’8, il 5 e il 2 per mille sono quote dell’imposta Irpef destinate da ciascun contribuente, attraverso la dichiarazione dei redditi (Modello 730 o Modello Redditi) a determinati soggetti, enti, associazioni operanti in diversi ambiti della società:
- l’8 per mille dell’Irpef allo Stato oppure ad un’Istituzione religiosa;
- il 5 per mille dell’Irpef a determinate finalità di interesse sociale;
- il 2 per mille dell’Irpef a favore di un partito politico.
La scelta di destinare l’8, 5 e 2 per mille non è obbligatoria. Non è nemmeno alternativa, quindi, volendo, il contribuente potrebbe anche scegliere di destinare al tempo stesso sia l’8 che il 2 che il 5 per mille. In ogni caso la scelta non comporterebbe nessuna maggiorazione d’imposta. Questo significa che 8, 5 e 2 per mille, nel caso in cui il contribuente scegliesse di destinarli, non sarebbero quote ulteriori caricate sull’imposta, ma sarebbero quote prelevate dall’imposta medesima, che verrebbe comunque pagata.
A chi destinare l’8 x mille?
La destinazione dell’8 per mille dell’Irpef può essere a scopi benefici, sociali, assistenziali, culturali o umanitari, a una delle seguenti istituzioni:
- Stato Italiano;
- Chiesa Cattolica;
- Unione italiana delle Chiese Cristiane Avventiste del 7° giorno;
- Assemblee di Dio in Italia;
- Chiesa Evangelica Valdese;
- Chiesa Evangelica Luterana in Italia;
- Unione delle Comunità Ebraiche Italiane;
- Sacra Arcidiocesi ortodossa d’Italia ed Esarcato per l’Europa Meridionale;
- Chiesa apostolica in Italia;
- Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia;
- Unione Buddhista Italiana;
- Unione Induista Italiana;
- Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai (IBISG).
Anche in assenza di una scelta individuale da parte del contribuente, l’8 per mille viene comunque attribuito in maniera proporzionale in base alle scelte espresse dagli altri contribuenti.
A chi destinare il 5 x mille?
La scelta del 5 per mille riguarda gli enti che svolgono la loro attività in determinati ambiti sociali, quali ad esempio la ricerca scientifica o la cultura. Il contribuente può effettuare una sola scelta – quindi indicare un solo ente – firmando in uno dei seguenti riquadri:
- sostegno del volontariato e delle Onlus;
- finanziamento della ricerca scientifica e dell’Università;
- finanziamento della ricerca sanitaria;
- finanziamento delle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici;
- sostegno delle attività sociali svolte dal Comune di residenza;
- sostegno alle associazioni sportive dilettantistiche;
- sostegno degli enti gestori delle aree protette.
A differenza dell’8 per mille, che comporta una scelta “confinata” entro una lista ristretta di enti, la destinazione del 5 per mille è assolutamente personale e può essere rivolta ad un’organizzazione, ente o associazione specifica, che il contribuente individua direttamente indicandone il codice fiscale.
A chi destinare il 2 x mille?
La scelta del 2 per mille riguarda esclusivamente i partiti politici, il cui elenco è trasmesso all’Agenzia delle Entrate dalla “Commissione di garanzia degli statuti e per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti politici”. Il contribuente deve apporre la propria firma sul modulo nel riquadro relativo al 2 per mille, indicando nell’apposita casella il codice associato al partito prescelto.